In una calda giornata di fine estate, pochi giorni fa, ancora assorta a godere delle meritate vacanze residue, scorrendo come al solito sulle news quotidiane, vengo rapita da titoli di giornali che mi allertano non poco!
“Riforma affido: via assegno di mantenimento per i figli e assegnazione casa ma aumentano costi della separazione” (fonte Repubblica.it del 23/08/2018)
“Separazioni: addio all’assegno di mantenimento” ( fonte Il Giornale. It del 24/08/2018)
“Separazione, cambia tutto: addio all’assegno per i figli” ( fonte Qui Finanza del 23/08/2018)
E così via per decine di titoli!
Negli stessi giorni, il mio telefono diventa rovente, squilla di continuo e ascolto le voci allarmate dei miei assistiti che cercano risposte, vogliono capire, in preda ad una ansia generale!
Non nego la mia perplessità e i mille interrogativi che subito mi hanno invaso la mente: possibile una riforma tanto radicale nel silenzio generale? Il caldo estivo può causare davvero simili colpi di testa?
Ma poi, come è doveroso per quanti fanno il mio mestiere, ho iniziato ad approfondire e a studiare ben bene il fitto mistero, a piano piano mi è stato tutto più chiaro.
Prima di tutto, parliamo semplicemente di un Disegno di legge, o proposta di legge che nel diritto, è un testo con cui si progetta l’emanazione di un atto normativo di rango primario. Il testo è proposto da soggetti qualificati (di norma i parlamentari, ma spesso non solo loro) all’interno dei vari ordinamenti giuridici statali.
Per cui, possiamo ritenere fugato il primo dubbio: NON VI E’ ALCUNA RIFORMA APPROVATA, non vi è alcuna legge approvata e, al momento, quindi NON CAMBIA NULLA.
Cosa è successo allora?
Il Senatore leghista Pillon e altri senatori firmatari, hanno redatto una proposta di riforma “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità” presentandola alle Commissioni alla Camera.
Tale proposta inizierà ad essere discussa a Settembre, e si darà il via a tutto il complesso iter Parlamentare per L’EVENTUALE approvazione del disegno di legge e la conversione in legge.
Nell’intricato iter di approvazione di una Legge, le varianti sono numerose e i disegni di legge vengono smontati, rielaborati, discussi. Va da sè che che la realtà è distante anni luce da quanto gridato dai giornali!
“ Tanto rumore per nulla” mi viene da pensare e sorrido amaramente pensando alla furbizia dei giornali di elaborare titoli sensazionalistici per invitare il lettore a cliccare sul sito.
Resta, ad ogni modo, la valutazione sulle misure previste dalla proposta di Legge e gli innumerevoli dubbi che desta, le questioni affrontate sono parecchie e molto complesse.
In sintesi, il disegno di legge, si fa portavoce del contratto di governo stipulato dalla maggioranza parlamentare che prevede, con riguardo al diritto di famiglia, alcune rilevanti modifiche normative idonee ad accompagnare questa delicata materia verso una progressiva de-giurisdizionalizzazione. I criteri dettati dal contratto di governo sono sostanzialmente quattro: a) mediazione civile obbligatoria per le questioni in cui siano coinvolti i figli minorenni; b) equilibrio tra entrambe le figure genitoriali e tempi paritari; c) mantenimento in forma diretta senza automatismi; d) contrasto della alienazione genitoriale.
Approfondiremo, uno per uno, gli aspetti della proposta di Legge nei miei prossimi articoli.
STAY TUNED…